SCRITTI

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[...] Nel corso del Sei e del Settecento si forma una corrente di pensiero per opera di diversi studiosi, tra i quali: Francesco Milizia, Quatremère de Quincy e primo fra tutti Eugène Viollet-le-Duc, che approda all'affermazione del restauro stilistico. Lo stesso Viollet-le-Duc scrive: "Restaurare un edificio non è mantenerlo, rifarlo o ripararlo, è ristabilirlo in uno stato completo che può non essere mai esistito in un momento storico" (voce Restauration, Dictionnaire raisonnè de l'architecture francaise, 1854/1868).
Questa definizione riassume l'assioma che sta alla base del restauro stilistico, per il quale i ruderi devono "riacquistare dignità" e "ritornare all'antico splendore" in maniera tale da poter ripristinare, assieme alle forme antiche, gli antichi sistemi di valori [...].



A. SOCI, La Cultura della Conservazione in S.C. Trimestrale di cultura e informazione di Architettura, Editrice S.C. Servizi s.r.l., n°117, Bergamo, Febbraio 2000.
Bergamo è una delle più importanti province della Lombardia, grandezza che non è da considerarsi unicamente d'ordine geografico ed economico, ma anche, e soprattutto, di stampo culturale. Questa importanza viene sottolineata dalla presenza sul territorio bergamasco di numerose facoltà universitarie. Tuttavia la dialettica tra città e università, che dal punto di vista ideale è stretta, nella realtà non si palesa con evidenza.
Bergamo, infatti, a differenza di altre province lombarde sedi universitarie, come ad esempio Pavia o Lecco, non possiede un definito polo universitario tale da essere identificatochiaramente all'interno del tessuto urbano [...].




A. SOCI, Il Polo Universitario in "Inserto, Idee e progetti per la città" - L'Eco di Bergamo, mensile, Bergamo, 11 Febbraio 2002.
Per ricordare Enrico Mantero, un docente c e a voluto e fondato la nostra Facoltà, che ha suggerito, con altri, il nome di Facoltà di Architettura Civile, abbiamo istituito il premio alla migliore laurea di ogni anno accademico, che qui presentiamo
alla sua prima edizione. Questa occasione ci induce a riflettere criticamente sul lavoro svolto, che in gran parte è contenuto e rappresentato nell'esperienza conclusiva di ogni studente, nel suo progetto di laurea. La tendenza della nostra Scuola è quella di porre al centro della formazione il progetto, che è sempre progetto di architettura anche quando è progetto urbanistico, di conservazione, di interni o di strutture. Il progetto di architettura è l'obiettivo formativo da raggiungere negli anni di studio, sia della laurea triennale che della laurea specialistica [...]


POLITECNICO DI MILANO, PREMIO MANTERO 2002 - Catalogo della Mostra E. Mantero, Politecnico di Milano, Milano, Dicembre 2002.
Nel 2002 la Facoltà di Architettura Civile del Politecnico di Milano ha istituito un premio per la migliore tesi di laurea di ogni anno accademico intitolato a Enrico Mantero.
Mantero, allievo di Ernesto Nathan Rogers, è stato professore di Composizione Architettonica a partire dagli anni Sessanta prima, presso il Politecnico, poi, fino al 2001, anno della sua scomparsa, presso la Facoltà di Architettura Civile scuola in cui egli ha creduto fin dal primi progetti di fondazione e che successivamente ha contributo a costruire. 
Obiettivo del premio è quello di indurre una riflessione critica e un dibattito sul lavoro che si compie all'interno della Scuola, lavoro, che nel progetto di tesi di laurea, ha il suo momento di verifica conclusivo [...].



Progetti Premio Mantero in AL - Mensile d'Informazione degli Architetti Lombardi, Premio Mantero: una riflessione sul progetto nella scuola, di M. Landsberger, A. Greco Editore srl, Milano, n°3, 2004.
Il progetto prevede la trasformazione del Convento di San Francesco nel nuovo centro della cultura orobica. Dal punto di vista compositivo e tecnologico  abbiamo differenziato il nuovo dall'antico attraverso l'utilizzo di materiali non legati alla tradizione e forme che contrastano con la geometrica regolarità della tipologia conventuale. Il progetto si può riassumere mediante i tre elementi che concorrono alla composizione del tutto: il sistema delle corti, i percorsi espositivi e la torre. L'edificio storico diviene nel contempo contenitore e contenuto grazie alla realizzazione di una copertura in vetro che, avvolgendo il Chiostro delle Arche, ripensa lo spazio esistente dal quale si accede alla "galleria" delle arti di strada ed alla sala polifunzionale, sorte là dove era posta l'antica chiesa [...].



A. SOCI, A ogni tempo la sua arte, ad ogni arte la sua libertò - in Catalogo della mostra Premio di Architettura Città dei Mille, Comune di Bergamo, OAB,  Bergamo, Marzo 2004.
Centocinquanta iscritti, 70 progetti al vaglio della giuria, 8 vincitori e 10 premi speciali. Sono stati comunicati ieri tra le mura di Palafrizzoni i nomi degli 8 giovani architetti che si sono aggiudicati il primo premio, per i rispettivi ambiti, del concorso di architettura internazionale  - Città dei Mille 2003 -. 
L'iniziativa, organizzata dal Comune di Bergamo in collaborazione con l'Ordine degli Architetti della Provincia di Bergamo e grazie alla sponsorizzazione di Gewiss, azienda leader nella produzione di sistemi e componenti per le installazioni elettriche di bassa tensione, ha visto in gara 70 proposte e idee di giovani architetti - tutti, rigorosamente, under 40 - per un percorso di architettura contemporanea a Bergamo Alta [...].




Critica al progetto di concorso di M. Berbenni in Architettura, idee per Città Alta,  L'Eco di Bergamo, Bergamo, 14 Febbraio 2004.
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